mercoledì 22 aprile 2009
Gli "Ordini dell'Amore"
Nella pratica delle Costellazioni Familiari è emerso che esistono in ogni sistema familiare degli ordini strutturali fissi per mantenere in equilibrio il sistema e provvedere alla sua sopravvivenza. Bert Hellinger ha dato loro il nome di "Ordini dell'Amore" ovvero ciò che crea l'appartenenza al clan e ne garantisce la sopravvivenza dei suoi membri. Si tratta di una componente arcaica della struttura familiare tanto potente da indirizzare i destini dei singoli e influire in modo incisivo nella vita di tutti noi. Questi ordini sono dati, così come esiste un ordine, seppure in continua trasformazione, nel sistema stellare, così esiste un ordine nel sistema familiare. Da qui il termine Costellazioni Familiari. Nel sistema familiare vige un senso dell'ordine e dell'equilibrio, la coscienza del clan, per cui ogni torto fatto ad un predecessore deve essere compensato da un successore. Questa coscienza si fa carico delle persone escluse e dimenticate dalla nostra anima e non si arrende fino a che non viene ridato, all'escluso, un posto e la dignità nel nostro cuore. Quindi, finchè una persona è esclusa o dimenticata, nel sistema agisce una pressione affinché un successore in qualche maniera ne difenda i diritti, identificandosi con lui, a volte imitandone il destino negativo come una malattia o la morte precoce. Si parla allora di "irretimento". Senza elencare tutti gli Ordini dell'Amore, ci limitiamo qui a fare alcuni esempi che riguardano questa "Coscienza familiare cieca" che regola l'equilibrio di compensazione fra i vari membri. Una signora in un seminario racconta la sua ansia per via delle tendenze suicide della figlia che da qualche settimana si fanno sempre più frequenti, nella rappresentazione del sistema familiare emerge che la prima moglie del nonno della signora è morta di parto. Questo avvenimento in una famiglia è vissuto con tale drammaticità che si tende a rimuovere i sentimenti e la consapevolezza ad esso collegati, così la donna viene dimenticata, anche se proprio con la sua morte ha fatto posto ad un'altra persona(la seconda moglie). Non viene però dimenticata dall'istanza interiore della famiglia per cui risulta che la signora e la figlia sono identificate con questa donna morta di parto di cui magari non hanno mai saputo nulla. La figlia inoltre, con i suoi tentativi di suicidio, sembra portare in atto , per amore, la tendenza "lo faccio al posto tuo", per trattenere la madre in vita. La soluzione è possibile quando la prima moglie viene rimessa in scena e onorata nel suo sacrificio e quando la figlia non cerca più di sostituirsi alla madre e al suo destino. Un'altra signora racconta di incidenti continui del giovane figlio, nella messa in scena della costellazione familiare emerge che la donna è stata precedentemente fidanzata ad un giovane scomparso in guerra e dimenticato, così il figlio tenta inconsciamente di seguirlo nel suo destino, la soluzione in questo caso è molto chiara, ci si inchina profondamente davanti al rappresentante del fidanzato dicendo: "Tu hai un posto nel mio cuore, e rimani il primo, mi sono sposata e ho questo figlio, guardaci benevolmente".Queste si chiamano Frasi risolutrici. Quindi, per amore ci si ammala e spesso si muore anche, un amore cieco e arcaico che colpisce, è il caso di dirlo, proprio i membri più fragili, i bambini. I bambini non possono sottrarsi a questa istanza, loro farebbero tutto per i genitori e la coesione del nucleo familiare. In un libro curato da Gunthard Weber, uno dei più noti terapeuti di Costellazioni in Germania, che ha seguito passo passo il lavoro di Bert Hellinger, si racconta di un padre affranto dalla disperazione per aver una volta rimproverato il figlio che poi si impicca la notte seguente. A distanza di anni il padre ricorda improvvisamente che, prima del rimprovero, un giorno a pranzo aveva annunciato l'arrivo di un fratellino e il figlio aveva esclamato preoccupatissimo: "ma non c'è abbastanza posto", quindi si era ucciso per far posto.Le Violazioni agli Ordini dell'AmoreFinchè gli Ordini dell'Amore vengono rispettati e seguiti , possiamo vivere con serenità le nostre relazioni e la vita sarà senza gravi difficoltà o problemi. Se gli Ordini dell'Amore non vengono rispettati, ci saranno conflitti e problemi nelle relazioni, ci potranno essere anche conseguenze molto gravi come malattie fisiche e psichiche e la morte.
lunedì 9 marzo 2009
Lavoro di Scienze Sociali
L'adolescente e la comunicazione tramite computer e sms
Gli adolescenti si aggrappano, ormai, sempre più al computer e ai cellulari, utilizzati come strumenti di contatto con i coetanei. Gli adulti sembrano strabiliati dal fenomeno e ne sono anche preoccupati: infatti, ha assunto carattere maniacale tra i giovanissimi; nella maggior parte dei casi l'interlocutore è sconosciuto; ci sono sempre più spesso scambi di immagini osè. Gli studiosi ne fanno, inoltre, oggetto di studio in molte loro ricerche.
Gli effetti: Questo fenomeno porta innanzitutto l'adolescente a mettersi in relazione, a misurarsi, a sentirsi accettato dagli altri: è un terreno sul quale acquisisce delle competenze, sperimenta il confronto e definisce i propri comportamenti. L'adolescente, poi, comincia a preferire gli incontri in rete rispetto a quelli fisici in quanto prolungano questi ultimi e sembrerebbero insegnare lo stare insieme. Vi è infine il distacco dai genitori e lo slittamento verso l'età adulta.
L'allarme dei genitori: Gli elementi specifici che mettono in allarme i genitori sono l'uso eccesivo, il linguaggio (usato come segno di appartenenza), la sconusciuta identità dell'interlocutore e le immagini hard. Viene di conseguenza messo in atto un controllo da parte degli adulti con il quale questi stabiliscono un limite che non può essere trasgredito.
Il controllo dei genitori: Fa parte del ruolo dei genitori quello di controllare e imporre dei limiti agli adolescenti che non possono in alcun modo essere trasgediti. Infatti senza dei limiti l'adolescente non agisce in quanto non c'è nulla che possa essere trasgredito. C'è inoltre da sottolineare il fatto che questo controllo è aiutato dal cellulare, ormai diventato per i genitori uno strumento di genitorialità a distanza. Il vero problema non sta però nell'uso o meno dei media, ma sta proprio nei genitori, che o sono del tutto assenti o sono iperprotettivi.
I media e la creatività: La funzione più importante che hanno questi strumenti è sicuramente quella di stimolare la creatività dell'adolescente che, ad esempio, perfeziona la capacità di sintesi, inventa un nuovo alfabeto e attiva competenze metalinguistiche. Inoltre, l'uso di internet e cellulari genera: conoscenze corporee; capacità "multitasking" e del "problem solving"; sviluppo del pensiero breve; ecc.
Le paure generate dai media: la comparsa di un nuovo media porta con sè non solo vantaggi ma anche molte paure, soprattutto sul piano fisiologico e neurologico, le quali vengono sostituite dall'ansia e dai timori generati da un media subito successivo. Sarebbe meglio però riflettere su queste paure e capire da cosa sono generate.
Un consumo a piramide: l'uso dei media può essere visto come una piramide alla cui base troviamo quelli che fanno percepire noi stessi "come tutti gli altri"; al livello successivo troviamo, invece, quegli usi con cui l'adolescente si sente "come certi altri", cioè la costruzione di sè si basa sull'emulazione e sulla differenziazione. Nell'ultimo livello troviamo gli usi che fanno sentire "come nessun altro". Inoltre, l'uso dei media viene anche utilizzato per definirsi membri di un gruppo.
Gli adolescenti si aggrappano, ormai, sempre più al computer e ai cellulari, utilizzati come strumenti di contatto con i coetanei. Gli adulti sembrano strabiliati dal fenomeno e ne sono anche preoccupati: infatti, ha assunto carattere maniacale tra i giovanissimi; nella maggior parte dei casi l'interlocutore è sconosciuto; ci sono sempre più spesso scambi di immagini osè. Gli studiosi ne fanno, inoltre, oggetto di studio in molte loro ricerche.
Gli effetti: Questo fenomeno porta innanzitutto l'adolescente a mettersi in relazione, a misurarsi, a sentirsi accettato dagli altri: è un terreno sul quale acquisisce delle competenze, sperimenta il confronto e definisce i propri comportamenti. L'adolescente, poi, comincia a preferire gli incontri in rete rispetto a quelli fisici in quanto prolungano questi ultimi e sembrerebbero insegnare lo stare insieme. Vi è infine il distacco dai genitori e lo slittamento verso l'età adulta.
L'allarme dei genitori: Gli elementi specifici che mettono in allarme i genitori sono l'uso eccesivo, il linguaggio (usato come segno di appartenenza), la sconusciuta identità dell'interlocutore e le immagini hard. Viene di conseguenza messo in atto un controllo da parte degli adulti con il quale questi stabiliscono un limite che non può essere trasgredito.
Il controllo dei genitori: Fa parte del ruolo dei genitori quello di controllare e imporre dei limiti agli adolescenti che non possono in alcun modo essere trasgediti. Infatti senza dei limiti l'adolescente non agisce in quanto non c'è nulla che possa essere trasgredito. C'è inoltre da sottolineare il fatto che questo controllo è aiutato dal cellulare, ormai diventato per i genitori uno strumento di genitorialità a distanza. Il vero problema non sta però nell'uso o meno dei media, ma sta proprio nei genitori, che o sono del tutto assenti o sono iperprotettivi.
I media e la creatività: La funzione più importante che hanno questi strumenti è sicuramente quella di stimolare la creatività dell'adolescente che, ad esempio, perfeziona la capacità di sintesi, inventa un nuovo alfabeto e attiva competenze metalinguistiche. Inoltre, l'uso di internet e cellulari genera: conoscenze corporee; capacità "multitasking" e del "problem solving"; sviluppo del pensiero breve; ecc.
Le paure generate dai media: la comparsa di un nuovo media porta con sè non solo vantaggi ma anche molte paure, soprattutto sul piano fisiologico e neurologico, le quali vengono sostituite dall'ansia e dai timori generati da un media subito successivo. Sarebbe meglio però riflettere su queste paure e capire da cosa sono generate.
Un consumo a piramide: l'uso dei media può essere visto come una piramide alla cui base troviamo quelli che fanno percepire noi stessi "come tutti gli altri"; al livello successivo troviamo, invece, quegli usi con cui l'adolescente si sente "come certi altri", cioè la costruzione di sè si basa sull'emulazione e sulla differenziazione. Nell'ultimo livello troviamo gli usi che fanno sentire "come nessun altro". Inoltre, l'uso dei media viene anche utilizzato per definirsi membri di un gruppo.
martedì 13 gennaio 2009
♥ тωιℓιgнт ♥
Per le appassionate ecco il trailer del film "Twilight"... Mi raccomando... guardate e commentate!!!
°•° ℓα мια ι∂єα ∂ι вℓσg °•°
Il blog è per me un modo per esprimere pienamente la propria creatività, ma anche le proprie emozioni, i propri sogni, le cose vissute e quelle che vorrebbe vivere... Non mi piace solo il fatto che TUTTI possono leggere e commentare quello che hai scritto... Ed è anche per questo che di solito mi limito nel mostrare alcuni cose riguardanti la mia vita e il mio modo di essere... La mia è più paura di essere giudicata che una vera e propria paura che gli altri possano venire a conoscenza dei fatti miei...
Vabbè adesso nn mi voglio dilungare quindi... ciauuu !!!
Vabbè adesso nn mi voglio dilungare quindi... ciauuu !!!
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